Giorgia Mossi, foto Athletix.ch/Mirko Blätter/Sticker.photo

Le rinunce “last minute” non hanno condizionato l’entusiasmo della spedizione rossoblù. Nel weekend Gian Vetterli (US Ascona) e Giada Borin (ASSPO Riva San Vitale) hanno confermato l’eccellente stato di forma, laureandosi campione nonché vicecampionessa svizzera nel disco. L’asconese ha dominato il concorso maschile raggiungendo la misura di 54,20m, ossia quattro metri più lontano del secondo classificato Marco Niederhauser. «Quest’anno la concorrenza era più agguerrita, perciò sono contento di essere riuscito a difendere il titolo. D’altronde in allenamento sono migliorato… Mi sarebbe piaciuto mostrare questi progressi anche in gara, ma, purtroppo, non è stato il caso». Le condizioni atmosferiche, e non, erano comunque difficili. «Quasi tutti hanno faticato a esprimersi su alti contenuti a causa delle raffiche contrarie, discontinue, e della pedana molto lenta. Non era facile lanciare tecnicamente in modo impeccabile». Il risultato è di buone speranze, pensando alla stagione «ancora lunga e piena di competizioni. Nelle ultime settimane ero sotto esami, dunque la preparazione non è stata ideale». Più distante ha chiuso l’altro ticinese Giona Erdmann (Virtus Locarno), dodicesimo, capace nel martello di raggiungere la misura di 49,42m e piazzarsi sesto. 

Dal canto suo Giada è stata battuta da Coline Cottier all’ultimo tentativo. «Ho conquistato la prima medaglia fra le assolute, quindi posso ritenermi soddisfatta. C’è tuttavia un po’ di rammarico perché non ho raggiunto le misure realizzate nell’ultimo periodo. Mi sentivo molto in forma: recentemente ho gareggiato in tre competizioni, migliorando ogni volta il personale». La momò era favorita e, perciò, la pressione «ha giocato brutti scherzi. Non sono infatti stata capace di rimanere serena e questo si è tradotto in lanci poco fluidi e sciolti, ma piuttosto tesi e ragionati». L’amarezza di aver perso l’oro all’ultimo c’è, però «non ho mai pensato di adagiarmi e accontentarmi raggiunta subito in entrata la misura di 46,43m; sapevo che probabilmente non sarebbe bastata. Ho cercato di lanciare più lontano senza fortuna». La discobola tornerà ora in pedana in vista del prossimo grande appuntamento, ossia i Mondiali U20, «sperando di addomesticare maggiormente la pressione». Nel concorso femminile da segnalare anche la sesta piazza di Giada Battaini (USC Capriaschese) – capace di firmare il personale in 44,69m – e la decima di Gillian Ferrari.

Nella finale dei 1’500m Emma Lucchina (Vigor) ha corso su ottimi riferimenti, ossia 4’24″57, chiudendo a tre secondi dal podio, mentre Tiziana Rosamilia (USA) ha chiuso la sua fatica nelle batterie in 4’31”83 staccando il biglietto per i Campionati europei U18. I 400m a ostacoli hanno sorriso a Mattia Tajana (GAB Bellinzona) e al compagno di squadra Nicola Fumagalli, capace di realizzare il personale in 52”60, giunti rispettivamente quinto e ottavo. L’altro bellinzonese Ananchai Rodoni non ha invece superato le batterie. Nei 100m a ostacoli da segnalare l’eccellente prestazione di Maëva Tahou (GAB), brillantemente qualificatasi per la finale, chiusa in sesta posizione in 13’’65.

Il rientro alle competizioni di Ajla Del Ponte (USA) è stato dolceamaro: le speranze di staccare il pass olimpico nei 100m sono infatti sfumate in semifinale, in cui ha corso in 11”66 – ben lontana dall’11”07 necessario a conquistare il biglietto parigino. L’altro ticinese già olimpionico, Ricky Petrucciani (LC Zurigo), non è invece sceso in pista in occasione delle batterie dei 400m a causa di un risentimento muscolare. E, dunque, il compito di onorare la bandiera del nostro cantone è spettato a Hagos Boo (GAB) e Silvio Barandun (Virtus), incapaci tuttavia di raggiungere l’ultimo atto.

Nei 100m maschili hanno mancato di poco la finale Nathan Codiroli (SA Bellinzona) e Giovanni Pirolli (USA). Un ritrovato Filippo Moggi (LC Regensdorf) ha invece chiuso in ottava posizione il doppio giro di pista, in cui Roberto Simone, Filippo Balestra, Siro Gentilini e Gioele De Marco (tutti GAB) hanno purtroppo mancato l’accesso alla finale. In campo femminile, invece, Aurora De Marco (GAB) ha raggiunto il limite per i Campionati europei U18 correndo in 2’13”65, suo nuovo record personale. Nei 400m Petra Crescini (AS Monteceneri) ha fermato il cronometro a 56”66, suo nuovo personal best, ma senza raggiungere l’ultimo atto. Nel lungo Daria Rigatti (ASSPO) si è fermata a 5,55m, mentre Laura Torino-Imberti (SFG Chiasso) a 10,97m nel triplo.